- Questo evento è passato.
Venerdì il Vessillo della Libera Provincia dell’Istria a Mario Eichta
7 Luglio 2015
Fu lui a far restaurare il monumento dedicato agli internati giuliani del 1915 a Wagna, in Austria
Il Vessillo della Libera Provincia dell’Istria assegnato al Comm. Mario EICHTA
Verrà conferito venerdì 10 luglio, alle ore 16.30 durante la cerimonia pubblica a Palazzo Tonello
Sarà il tenente degli Alpini in congedo, il comm. Mario Eichta a ricevere uno dei massimi riconoscimenti che l’Unione degli istriani conferisce alle personalità di spicco che si siano distinte nel campo della ricerca e della pace.
Nell’occasione del centenario dell’entrata dell’Italia nella Grande Guerra, la presidenza dell’Unione ha inteso assegnare all’illustre alpino e ricercatore, già insignito delle massime onorificenze della Repubblica Italiana e da quella d’Austria ed Ungheria, il prestigioso Vessillo della Libera Provincia dell’Istria.
“Un modo più che adeguato per riconoscere i grandi meriti di Mario Eichta” sostiene convinto il Presidente Massimiliano Lacota “il quale si è impegnato fin dagli anni Settanta per individuare, segnalare e rendere fruibili i numerosi luoghi di detenzione delle popolazioni civili evacuate durante il conflitto, come nel caso dell’ex campo di Wagna, nella Stiria, nei pressi del quale venne eretto un monumento in ricordo delle migliaia tra istriani, monfalconesi, ronchesi – moltissimi anche sloveni – colà deportati ed internati. Merita la gratitudine di tutti per la sua straordinaria opera ed il successo delle sue innumerevoli iniziative”.
Molto noto nell’ambito delle associazioni combattentistiche e d’arma e negli ambienti militari italiani ed austriaci di primo piano, Mario Eichta è nato a Merano nel 1941 da genitori trentini.
E’ stata proprio la sorte subita dal padre Luigi – sospettato durante la Grande Guerra di avere simpatie per il Regno d’Italia e nel contempo di tramare con la sua Associazione di lavoratori cattolici trentini, quindi di lingua italiana, contro l’Impero, venne accusato ingiustamente di spionaggio, arrestato il 26 maggio del 1915 e poi destinato nelle baracche del Campo di Internamento di Katzenau, attuale sobborgo di Linz, ed in seguito mandato al confino ad Hollabrunn, a nord di Vienna – a far nascere in lui fin dagli anni Settanta la passione per il ricordo delle vittime e dei perseguitati civili.
Uno dei meriti più grandi è quello di aver ideato ed istituito nel 1993, con l’allora sostegno dei Ministri degli Esteri italiano Emilio Colombo ed austriaco Alois Mock, gli annuali Incontri Internazionali Italo-Austriaci della Pace che da allora si svolgono ogni anno in Italia ed in Austria. L’ultimo, lo scorso 23 maggio 2015, ha avuto luogo a Genova, con la presenza del Governo italiano e delle massime autorità.
UNIONE DEGLI ISTRIANI