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SAN BIAGIO DI CALLALTA, INAUGURATA LA MOSTRA SU ESODO E CAMPI PROFUGHI
12 Febbraio 2022 ore 17:00 - 18:00
Sabato 12 febbraio 2022 ha aperto i battenti la mostra didattica intitolata “Dalle Foibe all’Esodo. L’odissea dei 350.000 Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati” allestita dall’Unione degli Istriani presso il polo culturale Skholè a San Biagio di Callalta (Treviso).
È la quarta mostra aperta in questo periodo nella nostra Regione Madre, assieme a quelle di Schio, Bussolengo e Cadoneghe.
All’inaugurazione della esposizione hanno preso parte, assieme al Sindaco Alberto Cappelletto ed al nostro superattivo Coordinatore regionale per il Veneto, Alessandro Toscani, anche il nostro grande amico, il Consigliere regionale Alberto Villanova, e il Consigliere comunale Luca Moretto, promotore di questa iniziativa.
Articolata su pannelli didattici e la rappresentazione di un assortimento di masserizie originali dalle collezioni del Museo di Carattere Nazionale CRP Padriciano (Trieste), la mostra ha lo scopo di raccontare la difficile vita degli esuli giuliano-dalmati accolti in Patria ed internati in oltre 120 strutture dal Friuli alla Sicilia e dalla Puglia al Piemonte, molti dei quali vissero in fabbricati malsani ed inadeguati anche per oltre dieci anni.
La mostra sarà visitabile dal 12 al 27 febbraio, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30. E moltissime saranno le classi che la visiteranno in questo periodo.
Domenica 20 febbraio, alle ore 17.00, invece, nella sede della mostra a presentare la ristampa anastatica, appena uscita dalla tipografia, dei due volumi “La Dalmazia” del grande geografo fiorentino Giotto Dainelli, fondamentali per la conoscenza della storia e della geografia delle terre dell’Adriatico orientale, sarà il Presidente dell’Unione degli Istriani Massimiliano Lacota.
Dati precisi, informazioni minuziose, mappe e cartine tematiche, puntuali descrizioni statistiche di carattere storico, etnografico, geologico, commerciale e sociale permettono di avere una visione d’insieme straordinaria delle città e delle numerose isole dalmate plasmate dalla benevola, secolare presenza della Serenissima, tale da rendere, ancora cent’anni dopo la sua pubblicazione, unica e preziosa quest’opera.
Foto: alcuni momenti dell’inaugurazione e dell’illustrazione della mostra.
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