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RIAPRE OGNI FINE SETTIMANA, DAL 10 LUGLIO, IL MUSEO DEL CAMPO PROFUGHI DI PADRICIANO
10 Luglio 2021 ore 10:00 - 17:00
Dopo un periodo di chiusura forzata, come accaduto anche per gli altri Musei regionali del Friuli Venezia Giulia, dal prossimo 10 luglio e per tutti i fine settimana fino al 31 ottobre, riaprirà al pubblico il Museo di Carattere Nazionale CRP di Padriciano, ovvero l’unico allestimento in Italia che ripercorre la storia dell’accoglienza delle migliaia di profughi istriani in particolare, costretti per molti anni, in molti casi anche quindici, alla grama vita all’interno delle strutture di accoglienza predisposto dal governo italiano fin dal 1947.
Realizzato dall’Unione degli Istriani nel 2004, il Museo si sviluppa su un’area coperta di oltre 650 metri quadrati coperti. Due sono le chiavi di lettura dell’esposizione: la prima, di carattere documentale, costituita da oltre cinquanta pannelli che spiegano le condizioni di vita all’interno di queste strutture, con approfondimenti sulle difficoltà di reinserimento nel tessuto sociale di migliaia di famiglie fuggite dall’Istria occupata dalla Jugoslavia comunista; la seconda, invece, è caratterizzata da un ampio e voluminoso assortimento di masserizie e di oggetti personali che i profughi istriani poterono portare con sé, ma che nel corso del peregrinare in Italia furono costretti ad abbandonare.
Il Museo, che si appresta ad essere completamente restaurato grazie agli interventi finanziari della Legge 72/2001, attraverso un accordo di partenariato speciale può ora fruire della collaborazione con l’Ente Regionale per il Patrimonio Culturale, che prevede l’apertura nei fine settimana da marzo ad ottobre, dalle ore 10.00 alle ore 17.00.
Dal 2004 a febbraio 2020, prima della pandemia da covid, la struttura era stata visitata annualmente da diverse migliaia di persone, (una buona parte delle quali studenti), dato che testimonia come Padriciano costituisca una importante tappa dei cosiddetti “viaggi del ricordo” che caratterizzano il territorio della Provincia di Trieste.
L’accesso al Museo in questa prima fase sarà gratuito: un modo per incentivare la visita da parte di chi ancora non conosce la struttura.