“I governi americano, britannico e francese hanno deciso di raccomandare che il Territorio Libero di Trieste sia posto di nuovo sotto la sovranità italiana, ciò che appare la soluzione migliore se si vuol tener conto delle aspirazioni democratiche della popolazione e della necessità di restaurare la pace e la stabilità in quella regione”: era questa la parte più significativa della Dichiarazione tripartita rilasciata il 20 marzo 1948 dopo che da oltre un anno la questione del TLT non aveva trovato ancora alcuna soluzione concreta.

Di questo si parlerà il 20 marzo, alle ore 17.00, nella conferenza rievocativa del 75° anniversario della Dichiarazione Tripartita che l‘Unione degli Istriani ha voluto dedicarvi a Trieste nella sede di Palazzo Tonello, chiamando a relazionare lo studioso e socio Gianluigi Ugo, autore di diversi saggi storici, tra i quali una lucida analisi, intitolata “Il problema jugoslavo e l’Italia 1915-2000. La condotta occidentale”, pubblicata molti anni fa ma tuttora molto attuale.

La Nota tripartita, i cui propositi non vennero mai realizzati, rappresentò un punto di riferimento costante per le rivendicazioni degli Esuli istriani – che infatti resistettero nella Zona B il più possibile – e per i triestini, i quali proprio il 20 marzo 1953 organizzarono una manifestazione in cui chiesero il rispetto del documento pubblicato cinque anni prima: fu l’inizio di quella escalation di tensioni che avrebbe poi portato alle Giornate di novembre, con morti e feriti tra i manifestanti giuliani ad opera della polizia civile del Territorio Libero di Trieste.