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INAUGURATA A CAMPOBASSO LA MOSTRA SU ESODO E CAMPI PROFUGHI, PRESENTE ANCHE L’EX MINISTRO E SINDACO DI ROMA GIANNI ALEMANNO
15 Marzo 2022
Una giornata di pieno successo è stato martedì 15 marzo, a Campobasso, dove nella ex sede della G.I.L., diventata da qualche anno bellissima struttura che ospita eventi culturali e pure l’Assessorato regionale alla Cultura del Molise, è stata presentata la Mostra didattica su Esodo e Campi profughi.
L’esposizione, organizzata dall’Unione degli Istriani è stata preceduta dalla presentazione della seconda edizione del libro dl Padre del Giorni del Ricordo, l’On. Roberto Menia, fa titolo “10 Febbraio. Dalle Foibe all’Esodo”.
“L’Italia deve prendere finalmente coscienza di questa storia” ha detto Menia durante il suo intervento. “Nel libro sono riportate diverse storie di polesani e istriani. Storie di una tristezza incredibile ma al tempo stesso anche di una dolcezza incredibile.
L’iniziativa è dedicata all’Esodo dei 350 mila italiani che, a guerra finita, furono costretti ad abbandonare l’Istria, Fiume e la Dalmazia a seguito delle persecuzioni e di quella che si è configurata come una vera e propria pulizia etnica perpetrata dalla Jugoslavia del Maresciallo Tito.
Sul confine orientale morirono anche 49 molisani, infoibati o spariti nel nulla, come emerso dagli archivi conservati dalla.nostra Associazione nella sede di Palazzo Tonello. “Sulle 49 vittime molisane – ha spiegato il Coordinatore regionale dell’Unione degli Istriani, Gianni Meffe – stiamo preparando un libro, grazie al contributo del nostro associato Marco Altobello, che presenteremo il prossimo 10 febbraio in occasione del Giorno del Ricordo”.
“La memoria delle foibe – ha sottolineato Meffe – è un po’ come una goccia che scava la roccia e su alcune pagine della nostra storia noi tutti dobbiamo essere goccia, una goccia che scava la pietra della memoria soprattutto quando quella pietra è resistente e repellente a quelle pagine di storia”.
A presentare il volume di Menia è stato il Presidente Massimiliano Lacota, presente all’ evento assieme al Consigliere di Giunta Enrico Brandmayr, il quale ha ringraziato le numerose istituzioni della regione Molise che hanno patrocinato l’evento.
“La mostra è strutturata su due filoni” ha poi spiegato il Presidente Lavora guidando i numerosi visitatori nella illustrazione della esposizione “una parte documentale, con circa 50 pannelli, suddivisa in quattro sezioni che raccontano la storia delle terre irredente italiane fino a raccontare l’esodo da Pola e una parte dedicata all’esposizione di alcune masserizie e oggetti appartenuti ai profughi”.
“Si tratta di una mostra didattica dall’alto valore storico e morale – ha aggiunto Marco Altobello, del Coordinamento regionale dell’Unione degli Istriani – che è ancor più di attualità oggi se pensiamo alle immagini dei profughi ucraini costretti a scappare dalla loro terra. L’obiettivo è quello di coinvolgere le scolaresche e i giovani, ci stiamo già attivando per organizzare visite con le scuole molisane”.
Molto toccante è stata la testimonianza della signora Nella Reggente, esule da Pola e residente a Termoli, ha ricordato la sua terra, l’esodo e le angherie subite ma al tempo stesso ha evidenziato il forte sentimento patriottico che ha animato la sua vita come quella degli altri esuli. “Non dimenticherò mai la scia della nave Toscana – ha ricordato la signora Nella – che pian piano si allontanava dalla nostra terra lasciandoci senza alcuna speranza, per poi ritrovarsi in una cella di un campo profughi. Tuttavia, non ci è mai mancata la forza, la dignità che ha sempre contraddistinto noi istriani. Siamo gente con temperamento, che ha sempre affrontato la vita con tenacia e con forza, senza mai chiedere nulla. Amare la propria terra e la propria Patria è il sentimento più bello che possiamo avere.”
La signora Reggente ha poi proceduto al taglio del nastro di inaugurazione della mostra e ha chiuso con un messaggio di perdono e di speranza: “Bisogna sempre amare il prossimo, nel bene e nel male. Si può anche perdonare, nonostante tutto, perché il perdono è una dote che Dio ci ha dato”.
Presenti all’evento anche l’assessore regionale Quintino Pallante, che ha ringraziato Roberto Menia e gli organizzatori ed ha ribadito l’importanza di conservare il ricordo storico, l’assessore del Comune di Campobasso Simone Cretella, la Garante per i Diritti della Persona Leontina Lanciano e il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Molise Vincenzo Cimino e l’ex Ministro e Sindaco di Roma Gianni Alemanno.
La mostra sarà visitabile fino al 30 aprile, dal martedì alla domenica dalle h. 17.00 alle 20.00. Per informazioni e per concordare eventuali aperture straordinarie, per gruppi e scolaresche in orario mattutino, sarà possibile contattare il coordinamento regionale dell’Unione degli Istriani, nelle persone di Gianni Meffe e Marco Altobello, via e-mail all’indirizzo regione.molise@unioneistriani.it , o telefonicamente ai numeri 3337526138 e 3494963857.
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